13 – BOZZA LEGGE DI STABILITA' 2016 – MODIFICHE AL REGIME FORFETTARIO
La Bozza della Legge di Stabilità 2016, approvata dal governo il 16 ottobre scorso, ha introdotto importanti modifiche al regime forfettario che, a partire dal 1 gennaio 2016, sarà l’unico regime fiscale agevolato per imprenditori e professionisti in possesso di determinati requisiti.
Tali modifiche si sono rese necessarie dopo le numerose critiche ricevute, in particolar modo, da alcune categorie economiche (ad esempio i professionisti), particolarmente penalizzate dai requisiti piuttosto stringenti per poter accedere al nuovo regime fiscale agevolato.
La Legge di Stabilità 2015, aveva infatti introdotto il nuovo regime, operativo dal 1 gennaio 2015, per sostituire tutti i precedenti regimi agevolati con la sola “clausola di salvaguardia” per i contribuenti minimi, ovverosia, quei soggetti che si erano avvalsi del regime fiscale di vantaggio entro il 31/12/2014, potevano continuare ad usufruirne per l'intero periodo che residuava.
Successivamente, il “Decreto “Milleproroghe”, viste le critiche ricevute, introduceva, tra le altre, un’importantissima disposizione che derogava l’abrogazione del regime dei minimi prorogandolo fino al 31/12/2015. Pertanto, alla luce di tali disposizioni normative, fino alla fine di quest’anno, chi intende intraprendere una nuova attività può ancora decidere quale dei due regimi avvalersi:
- il regime dei minimi;
- Il regime forfetario.
Tenuto conto del poco “successo” e delle forti polemiche, il Governo, nella bozza della nuova Legge di Stabilità ha introdotto alcune modifiche interessanti, tali da rendere il regime forfetario fruibile ad una platea più ampia di contribuenti salvaguardando anche, le categorie di contribuenti precedentemente penalizzate.
in particolare ha introdotto le seguenti novità:
- viene prevista l’abrogazione della lettera d) del comma 54 dell’art. 1 della Legge n. 190/2014 che prevedeva, tra i requisiti per accedere al regime, la prevalenza dei redditi conseguiti nell'attività d'impresa, dell'arte o della professione rispetto a quelli eventualmente percepiti come redditi di lavoro dipendente e assimilati;
- a fronte dell’abrogazione di cui al punto precedente viene previsto l’inserimento, al comma 57 dell’art. 1 della Legge n. 190/2014, che disciplina le cause ostative di accesso al regime forfetario, della lettera d-bis) che preclude l’accesso al regime ai soggetti che nell’anno precedente hanno percepito redditi di lavoro dipendente ed assimilato eccedenti l’importo di euro 30.000; la verifica di tale soglia diventa però irrilevante nel caso in cui il rapporto di lavoro sia cessato;
- si prevede poi l’introduzione di una modifica all’agevolazione prevista per le start up, ovvero i soggetti che iniziano una nuova attività: viene sostituita la possibilità per i primi tre anni di attività di applicare l’imposta sostitutiva del 15% su un reddito imponibile ridotto di un terzo, con la possibilità nell’anno di avvio della nuova attività e nei quattro anni successivi di godere di un’aliquota ridotta al 5%. Di fatto l’abrogato regime dei minimi viene fatto confluire all’interno del nuovo regime forfetario, diventando così il regime applicabile per i soggetti che iniziano una nuova attività;
- ulteriori novità sono previste anche per quanto riguarda le agevolazioni contributive: viene sostituito il comma 77 dell’art. 1 della Legge n. 190/2014, che prevedeva per i soggetti iscritti alla gestione IVS artigiani/commercianti presso l’Inps la possibilità di non applicare il minimale contributivo ai fini del versamento dei contributi, i quali potevano essere versati unicamente sul reddito dichiarato: in luogo dell’esonero dal minimale viene invece prevista una riduzione del 35% dei contributi INPS complessivamente dovuti;
- infine, la proposta sicuramente di maggior rilievo sta nella modifica e conseguente sostituzione dell’allegato 4 annesso alla Legge n. 190/2014, ovvero l’innalzamento del limite dei ricavi e dei compensi che consentono l’accesso al regime forfetario. La bozza della Legge di Stabilità 2016 prevede l’aumento di 10.000 euro per tutte le attività tranne che per le categorie professionali per le quali l’aumento sarà di 15.000 euro. Quindi, ad esempio, proprio in riferimento alle attività professionali, per le quali la soglia inizialmente prevista per l’accesso era pari ad euro 15.000, dal 2016, se la previsione sarà confermata, sarà possibile accedere/permanere nel regime forfetario per coloro che, nel rispetto degli altri requisiti, hanno conseguito o prevedono di conseguire un volume di ricavi o compensi non superiori a 30.000 euro.
Il mio studio, come di consueto, resta a disposizione per qualsiasi chiarimento e supporto informativo in merito.